Serie B/conosciamoli: Shaquille Hidalgo

Inizia oggi la preparazione della Tramarossa Vicenza in vista della stagione 2020-21. In attesa di rivedere i biancorossi in campo, abbiamo intervistato un altro dei volti nuovi che scalderanno il pubblico al Palazzetto dello sport di via Goldoni: Shaquille Hidalgo, guardia di origine dominicana ma che ha quasi sempre vissuto in Italia. Anche oggi sta a Dormelletto, vicino Novara, sul Lago Maggiore.

Shaquille, il tuo nome per gli appassionati di basket ricorda il grande Shaquille O’Neal. A cosa è dovuta questa omonimia?

“Lui voleva chiamarmi come uno dei suoi due idoli, quindi era indeciso tra Shaquille (O’Neal) e Charles (Barkley). Alla fine ha optato per quello più particolare.”

Lui è stato cestista e ti ha dato un nome da cestista. Anche per questo hai dato un nome significativo a tuo figlio?

“Sì, l’ho chiamato Russell pensando a Russell Westbrook, uno dei miei giocatori preferiti.”

Tuo padre in patria è stato un giocatore di ottimo livello.

“Sì, a Santo Domingo ha avuto anche l’opportunità di vestire la maglia della nazionale, giocando un preolimpico e i campionati centroamericani. Lui giocava nel mio stesso ruolo, ma devo ammettere che ha sempre avuto più tiro di me.”

Hai scelto di seguire coach Ciocca da Giulianova a Vicenza. Quanto è stato determinante nella tua decisione di firmare per la Tramarossa?

“Tantissimo, con lui mi sono trovato benissimo l’anno scorso. Mi piace il suo modo di lavorare, probabilmente è uno degli allenatori con cui mi sono trovato più a mio agio tra quelli che ho avuto, perché sa veramente tantissimo di basket. Inoltre conoscevo la società, perché l’anno scorso c’era Pedrazzani, che nelle giovanili giocava con mio fratello.”

Con Ciocca ci sarà tanto da lavorare.

“Di sicuro (ride, ndr): non ho mai incontrato prima di lui un allenatore così malato di pallacanestro, in senso buono. Ci sarà tantissimo da fare, sia in campo che fuori dal campo: sicuramente pretenderà tantissimo da noi.”

Conosci già i tuoi nuovi compagni di squadra?

“I senior li conosco tutti: Bastone, Cernivani e Corral li ho affrontati spesso in passato, mentre Raphael Chiti e Marcello Piccoli li ho incontrati per la prima volta l’anno scorso a Giulianova. Li conosco tutti come giocatori e so cosa mi devo aspettare da loro.”

Come pensi giocherà questa Tramarossa?

“Ho buone aspettative e presentimenti, il roster è stato costruito bene e ci sono giocatori che in questo campionato hanno fatto bene. Inoltre, i nostri giovani sono di qualità e sono contento del gruppo: secondo me ci sarà da divertirsi.”

Che obiettivo si può porre questa squadra?

“Non lo voglio dire. Sono scaramantico, quindi preferisco non dire niente.”

Raccontaci un highlight della tua carriera.

“Ne dico due. Il primo, la salvezza ai play-out quando giocavo ad Oleggio: contro Moncalieri perdemmo gara-1, ma riuscimmo a recuperare e a vincere entrambe le partite successive. Quella salvezza è stata come vincere una finale. Il secondo è relativo alla stagione successiva, quando andammo ai play-off con otto vittorie consecutive, compresa una vittoria soffertissima ma fondamentale a San Miniato. Queste due imprese me le ricorderò per sempre.”

Infine, hai qualcosa da dire ai tuoi nuovi tifosi?

“Voglio dare il massimo e spero di farli divertire, perché è una delle cose che mi piace fare quando gioco. Spero riusciremo a portare tanta gente a palazzo, perché più gente viene, più ci divertiamo e più diventa facile giocare.”