Serie B: Preview Tramarossa Vicenza – Urania Milano

Stasera alle 18:00 al PalaGoldoni ospite difficile per la Tramarossa Vicenza: arriva l’Urania Milano, chiamata Hikkaduwa per motivi di sponsorizzazione, squadra che nel giro di qualche mese è passata dalla zona play-ou all’ottavo e ultimo posto valido per i play-off e oggi venderà carissima la pelle per cercare di mantenerlo. All’andata, Vicenza espugnò per 69-76 il parquet avversario.

I milanesi sono una realtà consolidata in serie B: nelle ultime due stagioni hanno sempre fatto i play-off, venendo eliminati al primo turno nel 2015 (2-0 dalla Fortitudo Bologna) e al secondo nella passata stagione (3-0 contro Udine). Quest’anno i milanesi hanno iniziato male la stagione e dopo dodici partite la loro classifica diceva appena 3 vittorie contro nove sconfitte. Proprio dopo la sconfitta contro Vicenza è iniziata la risalita dell’Urania: esonerato coach Montefusco, sotto la guida di Riccardo Eliantonio i meneghini hanno ottenuto nove vittorie nelle successive quattordici partite, tornando virtualmente nella griglia play-off lo scorso giovedì con la vittoria su Faenza.

L’Urania ha il quinto attacco del campionato con 73 punti segnati a partita, anche se la mole offensiva dei milanesi è dovuta prevalentemente al gioco dentro l’arco, dove la squadra tira con il 49%, pur essendo la squadra che viene più stoppata di tutto il girone (2,4 a partita); da tre, Milano è penultima del campionato con il 31% in stagione. L’Hikkaduwa si conferma squadra di livello anche sotto le plance, con il quinto dato a rimbalzo di tutto il campionato (36 a partita); è poi quinta nelle palle rubate (7,4 ppp), sintomo di una discreta aggressività sugli avversari. Da non sottovalutare poi che i milanesi perdono pochi palloni e sono una delle squadre che concede meno rubate in assoluto, sintomo di una buona gestione del pallone da parte dei meneghini. In difesa, l’Hikkaduwa però non è un tank inarrestabile: l’Urania è la quintultima difesa del campionato con quasi 72 punti incassati a partita, dato che si riflette anche a rimbalzo (37 concessi a partita, il quarto dato più alto del campionato).

Leader della risalita dell’Urania è stato sicuramente l’esperto centro Andrea Paleari: 36 anni a giugno, appena una partita saltata in questa stagione, viaggia a medie di 16 punti e 8 rimbalzi in campionato; ha concluso appena una partita in singola cifra e va costantemente sopra i 10 da ventuno incontri a questa parte, con cinque escursioni sopra i 20 (massimo stagionale 28 contro Faenza), sei doppie doppie e un’altissima percentuale al tiro (55% da due). Altro fattore importante è stato l’innesto di Marco Motta a gennaio: arrivato da Firenze, dove non aveva spazio, l’ex Orzinuovi da quando è giunto a Milano segna 14 punti di media a partita con il 54% da due, dato cui aggiunge più di 3 rimbalzi e 2 assist; è uno dei leader della squadra e bisognerà marcarlo a vista. Altro realizzatore notevole è il play Simone Ferrarese: classe ’81 come Paleari, Ferrarese segna quasi 15 punti di media a partita, segnalandosi come ottimo tiratore da tre (38% stagionale) e come notevole distributore di assist, visti gli oltre quattro a partita; per tre volte quest’anno è andato sopra i 20 punti e nella vittoria contro Reggio Emilia dello scorso novembre ha concretizzato una doppia doppia da 14 punti e 10 assist. Al reparto lunghi vanno aggiunti altri ottimi giocatori: l’ala grande Lorenzo Tortù, 10 punti e 6 rimbalzi ad incontro quest’anno, dopo un inizio sfavillante si è un po’ appannato nelle ultime settimane, ma resta un cliente difficile sotto le plance; il lungo di riserva Tommaso Ingrosso, che nelle ultime giornate sembra uscito un po’ dalla rotazione (3 punti e 2 rimbalzi di media nelle ultime sette giornate) ma che nella fase centrale del campionato ha svolto un ottimo lavoro per i meneghini, superando per tre volte i 20 punti e ottenendo tre doppie doppie e segnalandosi come il miglior tiratore da fuori dei suoi (39%). Nel backcourt i milanesi possono contare poi su Andrea Ghiacci, giocatore recuperato a febbraio dopo un lungo infortunio e che sta riprendendo confidenza con il campo; ha già infilato una prestazione da 21 punti contro Reggio Emilia e si sta riprendendo gradualmente il posto da titolare. A farne le spese, la giovane guardia Lorenzo Bartoli, il cui minutaggio sta scendendo da quando è tornato Ghiacci, ma che resta giocatore capace di 10 punti a partita (dato che si spiega grazie ad un ottimo stato di forma del classe ’94 nella fase centrale del campionato) e che tira con ottime percentuali (48% da due e 34% da tre), restando quindi un’arma tattica importante anche dalla panchina.

Partita che definire ostica è quindi un eufemismo per la Tramarossa Vicenza: tante le bocche da fuoco per gli ospiti e tanti giocatori da tenere a bada, servirà uno sforzo collettivo notevole per riuscire a vincere. Comunque vada, sempre forza Vicenza.