Storia

La Pallacanestro Vicenza è stata fondata nella primavera del 2012, rilevando i diritti dell’Ardens Silvestrini, società affiliata alla Virtus Padova, attribuendosi immediatamente il nome di Pallacanestro Vicenza 2012. La prima stagione della squadra, inserita in serie D regionale, dà subito risultati eccellenti, con la promozione in serie C.

Nelle successive due stagioni, i biancorossi riescono anche a fare meglio: nel 2014 ottengono la promozione in Serie C Nazionale con un percorso netto di 30 vittorie in altrettante partite; l’anno seguente, nella categoria superiore, Vicenza chiude la regular season al primo posto e accede ai play-off. Giunta al secondo posto alle spalle di Falconara nel girone che concede l’immediato passaggio nella nuova serie B a girone unico, la squadra biancorossa si ritrova costretta a giocare lo spareggio promozione sul neutro di San Vincenzo, in provincia di Livorno, contro la Coocon Lissone. La vittoria per 63-54 consente ai biancorossi di ottenere il terzo salto di categoria in altrettante stagioni, guadagnando così la serie B per la stagione 2015-16.

La prima annata nel terzo livello della pallacanestro italiana va ben oltre le più rosee aspettative: Vicenza, partita con l’obiettivo di salvarsi, disputa un campionato di altissimo livello, battendo regolarmente le avversarie per la salvezza e riuscendo anche a togliersi soddisfazioni importanti contro squadre più quotate, in particolare una memorabile vittoria interna contro la corazzata Udine. L’ottima annata vale il settimo posto e la possibilità di giocarsi per la prima volta i play-off contro Orzinuovi: la serie la vincono i bresciani per 2-0, ma Vicenza non sfigura e in gara-1 va ad un solo ferro dalla vittoria.

La stagione 2016-17 vede un cambio di denominazione: come sponsor principale della squadra subentra la jeanseria Tramarossa, che legherà il proprio nome ai colori biancorossi per i successivi cinque anni. Purtroppo però, la stagione è travagliata: nonostante un roster sulla carta promettente, Vicenza vive un’annata difficile, con un cambio di guida tecnica in panchina (da Sandro Orlando a Marco Silvestrucci) ed è costretta, a fine stagione, a giocarsi i play-out. Contro l’Accademia Su Stentu Sestu, al termine di una soffertissima gara-3 vinta sul parquet dei sardi, Vicenza ottiene la salvezza.

L’anno dopo, il CdA conferma la fiducia a Silvestrucci e allo zoccolo duro del roster (Umberto e Andrea Campiello, Daniele Demartini, Pietro Montanari, Eros Chinellato), aggiungendo due argentini di categoria come Diego Corral ed Ariel Svoboda. Partita a fari spenti, con l’obiettivo salvezza, la Tramarossa compila invece una stagione straordinaria, con 20 vittorie in regular season e il terzo posto in classifica alle spalle di Cento e Piacenza. Il ritorno ai play-off però è amaro non coincide con il passaggio del turno: la Gessi Valsesia Borgosesia ha la meglio in tre partite. 

Nell’estate successiva, Marco Venezia avvicenda Silvestrucci. Il gruppo viene assestato con gli innesti di Quartieri, Crosato e Conte al posto degli uscenti Svoboda, Chinellato e Kekovic. Anche se con qualche patema in più, la squadra si conferma ai play-off, ma ancora una volta il primo turno è fatale: contro Piombino, pur giocandosela alla pari contro la formazione toscana, a prevalere è la squadra del golfo nella terza e decisiva partita.

L’estate successiva vede un profondo rinnovamento nel roster della squadra: salutano i fratelli Campiello, Demartini e Daniele Quartieri. I rimpiazzi comunque non si sono fatti attendere: Stefano Cernivani, Antonio Brighi e Luca Pedrazzani. Pur con l’intenzione di vivere una stagione da protagonista, Vicenza non riesce nell’intento: a novembre, dopo qualche prestazione altalenante, Marco Venezia viene esonerato in favore del suo vice, Andrea Bortoli, a tempo determinato; a gennaio la panchina passa in via definitiva a Massimiliano Oldoini, che guida la compagine fino a febbraio quando la pandemia di Covid-19 porta alla sospensione del campionato.

Nell’estate che precede la stagione 2020-21, la dirigenza berica affida la squadra all’esperto e quotato allenatore Cesare Ciocca. La squadra viene profondamente modificata: del gruppo dell’anno precedente restano solo Diego Corral e Stefano Cernivani, mentre si susseguono le facce nuove: Shaquille Hidalgo e Raphael Chiti, il playmaker Alfonso Zampogna, l’ala Nicola Bastone e i lunghi Andrea Petracca e Marcello Piccoli. Vicenza va oltre le più rosee aspettative: la stagione inizia nel migliore dei modi, con il raggiungimento delle semifinali di Supercoppa Centenario, dove solo una super Bernareggio impedisce ai biancorossi di giocarsi la finale. Quindi, in una regular season resa più spezzettata a causa del Covid, Vicenza ottiene risultati di livello per tutto l’anno, arrivando al secondo posto, alle spalle della capolista Fabriano. Ai play-off però, arriva lo stop: qualche acciacco di troppo impedisce a Vicenza di giocarsi le sue carte al meglio e alla fine i ragazzi di Ciocca soccombono in cinque gare alla Luiss Roma.