Udine – Vicenza: qualche differenza

Per la dodicesima di andata, Vicenza ha giocato contro la capolista Udine. La sconfitta a livello di punteggio è ampia, ma Vicenza ha saputo combattere, non alzando mai bandiera bianca, difendendo forte per tutto il match. Molte partite al PalaBenedetti erano già segnate dopo il primo quarto, mentre Vicenza è riuscita a mantenersi in scia di Udine fino al terzo quarto, quando 5 triple segnate dalla squadra di casa, praticamente in fila, hanno creato un divario incolmabile.
D’altronde, conseguire la vittoria nel campo udinese era un’impresa difficile, non solo per livello degli organici, ma anche per l’organizzazione e il budget nettamente superiore a quello vicentino. L’APU è una società nata un anno prima rispetto alla Pallacanestro Vicenza, sulle ceneri però della Snaidero Udine; ha potuto contare quindi su una base molto solida di partenza.
Quella che abbiamo visto al PalaBenedetti questo weekend, è una società sostenuta economicamente da una ricca elite appassionata, fondata su un movimento fluido di tifosi e una organizzazione stratificata. Una società lanciata a gonfie vele verso la A2. Trasferta utile quindi, soprattutto per confrontarsi con una società importante, non solo nell’aspetto del risultato sportivo.
Ritornando invece all’aspetto sportivo e agli obiettivi stagionali, Vicenza nel weekend è stata raggiunta al sesto posto da Lecco, vincente contro Padova; la distanza si è accorciata anche nei confronti dei prossimi avversari di Vicenza, Alto Sebino. Domenica 20 dicembre al PalaGoldoni quindi, si assisterà ad un nuovo match di marca play-off: si incontreranno infatti la sesta squadra e l’ottava in classifica del Girone B.
Vista la prossimità del Natale, la società ha deciso di invitare e presentare tutti i ragazzi del settore giovanile, che sfileranno nel parquet del salotto vicentino durante l’intervallo.
Ci si aspetta un PalaGoldoni rosso. Sperando di conquistare l’ottavo fondamentale successo: Forza Vicenza!

M.T.