Serie B/intervista: Ariel Svoboda “Se iniziamo a migliorare in attacco non siamo inferiori a nessuno”

Svoboda al tiro contro Reggio Emilia: per lui, nonostante la serata difficile in fase realizzativa, alcune giocate fondamentali per la vittoria biancorossa

La Tramarossa Vicenza domenica esordisce in casa contro il Basket Rimini Crabs: contro i romagnoli, i biancorossi giocheranno per la prima volta in stagione davanti al pubblico amico, per dare continuità al successo ottenuto sul difficile parquet di Reggio Emilia. In previsione di questo debutto, abbiamo fatto qualche domanda ad Ariel Svoboda, protagonista nel finale di partita del PalaBigi con alcune giocate decisive.

Allora Ariel, in primo luogo volevo chiederti: come ti stai trovando a Vicenza?
“Beh bene, ancora non fa freddo (ride, ndr). Devo ancora esplorarla bene, ma il centro è molto carino. Mi sembra una citta a misura d’uomo, con tanta storia, spazi comuni e molto verde.”

E con la squadra? Come giudichi questo primo mese e mezzo insieme?
“Come in tutte le nuove situazioni, c’è bisogno di un periodo di adattamento tra vecchi e nuovi, bisogna equilibrare le parti per il bene comune, comprendere ritmi atletici e di gioco diversi. Direi che è stato un mese di “configurazione”. Abbiamo fatto un lavoro con entrambi i Marco (Silvestrucci e Sinicato, ndr) e secondo me possiamo esprimerci bene. Domenica scorsa abbiamo vinto una grande partita, soprattutto giocando duro in difesa. Dobbiamo però iniziare a sfruttare meglio i nostri punti di forza e segnare di più: se ci riusciamo non siamo inferiori a nessuno.”

A proposito della partita di Reggio: mi hanno colpito le tue giocate nel finale di partita, gli assist per Corral e Demartini che hanno portato alla vittoria. Come ci si comporta in quelle situazioni? Cosa ti passa per la testa?

In palleggio, contro la Virtus Padova durante il Memorial De Nicolao

“Sono un giocatore istintivo, agisco in base a quello che vedo e quello che sento nell’azione. Nel caso del passaggio a Diego stavo cercando degli spazi per penetrare, ma non li ho trovati e sono stato portato nell’angolo; appena ho visto Diego in vantaggio sull’uomo non ci ho pensato due volte e ho lanciato la palla. Quello a Dema forse è stato ancora più difficile: intanto perché l’ho fatto con la destra, che non è la mia mano, e poi perché stavo venendo raddoppiato in quegli istanti, dovevo agire in fretta. Però Dema era nel pitturato e quando tutta l’attenzione è stata su di me gliel’ho scaricata subito. Io ragiono così in campo: quando ho la percezione di fare la cosa giusta la faccio subito, quasi senza pensare. Direi che è un automatismo.”

Parliamo della prossima partita: cosa sai di Rimini? Cosa ti aspetti dalla sfida?
“Il nostro è un campionato molto equilibrato: l’anno scorso, quando giocavo a Desio, abbiamo vinto contro le prime e perso contro le ultime. Quest’anno l’aumento di giovani ha equilibrato tutto ed è presto per capire chi siano gli altri. Contro Rimini ci ho giocato quando ero ad Ortona: sono più giovani di Reggio e per questo sono più imprevedibili e dinamici, non si possono sottovalutare perché quando entrano in ritmo fanno male. Sicuramente arriveranno gasati dalla vittoria alla prima giornata con Lecco, ma i veterani sapranno che era una partita che valeva poco vista la situazione dei lombardi e qui non verranno a fare la stessa partita.”